SMAGLIATURE

SMAGLIATURE

Intervista rilasciata dal dott. Pena al giornale “Salve”.

Cosa sono le smagliature

Si tratta di lesioni della pelle, lineari, di solito di pochi millimetri di larghezza, lunghe fino a qualche centimetro, a decorso serpiginoso, disposte in genere parallelamente le une alle altre. All’inizio si presentano di colore rosso cupo, ma diventano col tempo bianche, traslucide e madreperlacee. La cute che le ricopre ha una vitalità molto scarsa. Si chiamano anche “strie elastopatiche”.

Perché insorgono

La pelle è intessuta di numerosissime fibre elastiche, che hanno lo scopo di permetterle di tendersi e deformarsi senza danni. La perdita di elasticità di queste fibre è causa dei rilassamenti cutanei, di cui le smagliature sono l’espressione prima e più importante. Decisivi per l’insorgenza di esse risultano squilibri a carico degli ormoni femminili (soprattutto gli estrogeni): perciò il guaio delle smagliature è frequente nella pubertà, quando essi sono ancora alla ricerca della stabilità.

Chi colpiscono

Soggetti di entrambe i sessi, ma le donne, essendo in gioco gli ormoni femminili, ne sono assai più spesso riguardate.

Insorgono con maggiore facilità nell’età puberale, nel climaterio, in seguito a forti sollecitazioni della pelle per eventi come la gravidanza e l’allattamento, brusche variazioni di peso o attività sportiva in soggetti predisposti, o in chi assume certi farmaci (soprattutto cortisonici: le smagliature da eccesso di cortisone sono però ben più gravi, hanno la colorazione rosso-violacea e si localizzano quasi esclusivamente all’addome).

Analogamente, alle smagliature sono predisposte le persone che hanno una funzionalità delle surrenali lievemente accresciuta, anche se non patologica (soggetti in sovrappeso, con molti peli, di statura non elevata).

Localizzazioni più frequenti

Quelle iniziali riguardano i glutei, l’addome, il seno, le cosce. In effetti non esiste zona del corpo in cui non possano formarsi.

Possibili esiti

Le conseguenze nel tempo sono rappresentate dai rilasciamenti cutanei diffusi soprattutto al livello della pelle dell’addome, del seno, delle braccia, delle coscie e del viso.

Prevenzione primaria

È un problema di non facile soluzione. Non esistono tipi costituzionali più vulnerabili, né c’entra l’ereditarietà. A maggior ragione, quindi, tutti coloro che si trovano nelle condizioni che ne favoriscono l’insorgere dovrebbero ricercare i consigli e le terapie più idonee per evitarle.

Oggi esistono apparecchiature specifiche capaci di consentire la valutazione dell’effettivo stato di una pelle apparentemente sana, attraverso controlli dei parametri fondamentali (il pH, la quantità e la qualità del sebo, la vitalità delle cellule epiteliali superficiali, lo spessore, il microcircolo). Chi scopre di essere predisposto alle smagliature, anche se poco, qualcosa può comunque fare:

  1. Assumere molta vitamina C, che fa aumentare l’elasticità del tessuto connettivo e quindi anche della pelle (peperoni, arance, agrumi, frutta e verdura cruda);
  2. Non sollecitare troppo l’elasticità della propria pelle, evitando ingrassamenti e dimagrimenti repentini.

Prevenzione secondaria

I primi avvertimenti sono rappresentati da piccole strisce di colore rossastro, prevalentemente localizzate alla radice delle cosce, dei glutei, delle mammelle, all’interno delle ginocchia. Le cure, allora, devono essere dirette a migliorare il nutrimento e quindi il metabolismo (cioè il buon funzionamento) di queste strutture superficiali, che mostrano segni di cedimento. Mediante il laser, l’elettroforesi di superficie, la cromoterapia, si stimola la circolazione locale, affinché il sangue possa svolgere l’adeguata opera di nutrimento e “pulizia” dei tessuti. Inoltre vanno tonificati i muscoli sottocutanei, in modo che esercitino una migliore funzione di sostegno (ginnastica isometrica, biofeedback). Quando la pelle sarà nella condizione di reagire bene, si potrà cercare di attenuare l’inestetismo con apparecchiature che sfruttano l’energica azione di cristalli micronizzati ad alta precisione per sfaldare gradualmente la superficie delle smagliature e stimolare la riepitelizzazione. A livello del seno, un aiuto viene dalle cellule vive e ibernate: cedono i loro costituenti biologici alle cellule cutanee sofferenti.

Cura

I mezzi di cura sono, in pratica, quelli descritti alla voce precedente. Si può però, qualora le smagliature non rispondano alle terapie, ricorrere alla loro ricolorazione, con un metodo simile a quello del tatuaggio (indolore), che si avvale di pigmenti naturali e dunque innocui. Miracoli, tuttavia, non se ne fanno.

Consigli

Far visitare i soggetti in età puberale dal medico estetico, che può valutare il tipo di cute e le caratteristiche generali. I controlli periodici (soprattutto strumentali) saranno poi utilissimi a mettere in evidenza ogni primo, piccolo degno dell’inestetismo, ciò che permetterà di instaurare le terapie idonee.

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