Circolazione linfatica

Il sistema circolatorio linfatico consiste in una serie di capillari molto sottili che, diramandosi dai tessuti, costituiscono una rete molto fitta – fatta di vasi sempre più robusti – che confluisce prima nei dotti linfatici e infine nelle vene.

I vasi linfatici trasportano liquidi, proteine e lipidi, hanno una funzione drenante e svolgono un importante ruolo nel processo immunitario del nostro organismo; sono fondamentali per la diffusione dei linfociti e presiedono al mantenimento del volume ematico normale e della composizione del liquido interstiziale; interessano la maggior parte dei tessuti, ad esclusione del sistema nervoso centrale, delle ossa, del midollo osseo e della cornea.

Da quanto detto è evidente che spiegare cosa sia la circolazione linfatica non è per nulla semplice, le funzioni a cui presiede sono, infatti, molteplici e complesse.

Tuttavia, chiarire quanto il malfunzionamento del sistema circolatorio linfatico possa essere deleterio per il nostro organismo è fondamentale.

Il nostro corpo esiste in quanto garantito da procedimenti e strutture imprescindibili; quando qualcosa si compromette il funzionamento del nostro organismo ne risente. Quanto detto è valido sempre, con conseguenze più o meno gravi.

Nel caso della circolazione linfatica il suo malfunzionamento causerebbe molteplici problemi, proprio perché molteplici sono le funzioni a cui essa fa capo; in campo estetico, ad esempio, in seguito a un riversamento dei fluidi trasportati dai vasi, si assisterà all’insorgere della cellulite.

Ma perché – ci domanderemo – il sistema circolatorio linfatico potrebbe mal funzionare? Perché i vasi non dovrebbero contenere i liquidi che trasportano? E ancora, in che modo questi liquidi danneggiano il nostro corpo?

Come detto, il sistema circolatorio linfatico si compone di una serie di capillari molto sottili privi di membrana o strutture di sostegno; la circolazione linfatica, inoltre, è molto lenta e non gode della forza propulsiva del cuore – come avviene per le arterie e le vene – ma si avvale di piccole valvole situate in aree strategiche del nostro corpo. Tutto ciò rende il sistema circolatorio linfatico estremamente delicato: i capillari tendono a indebolirsi, a rompersi e lasciano fuoriuscire i liquidi che trasportano e ciò avviene soprattutto negli arti inferiori dove, a una situazione già precaria, si aggiunge la forza di gravità contrastante.

Da quanto detto, è evidente che il procedimento di indebolimento e rottura dei vasi linfatici è assolutamente naturale e inevitabile; ciò non causa grossi problemi al nostro organismo in quanto i liquidi fuoriusciti dai capillari danneggiati vengono presto captati dagli altri vasi. Il discorso cambia quando il riversamento è consistente; in questo caso, i liquidi non vengono smaltiti dal sistema circolatorio linfatico ma rimangono a contatto con i tessuti che si gonfiano, infiammano e, quindi, ammalano.

Nel caso della cellulite, il tessuto interessato è il pannicolo adiposo (grasso sottostante il derma) che, in seguito all’accumulo dei liquidi fuoriusciti dai vasi linfatici (o, talvolta, da quelli venosi), accresce il suo volume a causa di un aumento delle fibre reticolari e di tessuto cicatriziale; tutto ciò, poi, si palesa sulla pelle attraverso l’inestetismo della cellulite.

Per saperne di più sulla cellulite, leggi l’intervista rilasciata dal dott. Gaetano Perna o consulta il glossario.

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