Il laser è un fascio di luce monocromatica molto intenso, caratterizzato da una lunghezza d’onda che, selettivamente, colpisce alcuni tessuti, risparmiando gli altri. La selezione avviene in base ai pigmenti contenuti nei tessuti e alla lunghezza d’onda emessa dal laser. I tessuti, infatti, hanno un contenuto variabile di pigmenti (quali emoglobina, cromofori e acqua) che possono essere impressionati soltanto da certe lunghezze d’onda. Quindi, in base alla patologia o all’inestetismo da curare, il medico utilizzerà il tipo di laser che emetta quelle radiazioni elettromagnetiche assorbite dal tessuto che si vuole colpire. I tessuti circostanti, invece, rifletteranno quel tipo di radiazione e ne saranno immuni.
In medicina estetica, i laser utilizzati sono:
- quelli che impressionano l’emoglobina (nel caso di angiomi, capillari e couperose);
- quelli che impressionano l’acqua (per verruche, cisti, cheloidi, cicatrici, lesioni degli orecchini, neo formazioni endorali e neo formazioni vaginali)
- quelli che impressionano la melanina (per nei, macchie della pelle e peli superflui).
Vi sono, poi, dei laser specifici per eliminare i tatuaggi.
PER SAPERNE DI PIÙ SUL LASER LEGGI L’ARTICOLO “IL LASER CONTRO GLI INESTETISMI DELLA PELLE – INTERVISTA AL DOTT. PERNA” E CONTATTA LO STUDIO PERNA PER UNA VISITA GRATUITA: 095 551468