Intervista rilasciata dal Dott. Perna al giornale “Salve”.
Gli eritemi di cui di seguito si parlerà sono “arrossamenti”, fugaci o persistenti, della pelle del viso, per fenomeni passeggeri o eventi patologici. Sono dovuti alla particolare sensibilità del volto di chi ne soffre (di solito colpiscono chi ha occhi chiari, pelle chiara e si abbronza con molta difficoltà), cioè allo spessore costituzionalmente più sottile della norma della sua epidermide.
L’eritema solare (arrossamento che produce l’azione dei raggi solari ultravioletti sulla cute) può essere il primo passo verso sollevamento in bolle con lievi emorragie, fino alle vere e proprie necrosi (morte del tessuto).
La medicina estetica affronta il tema della prevenzione e della cura delle conseguenze del guaio con mezzi che rendono fisiologicamente più resistenti i tessuti (laser, elettroforesi di superficie, cellule vive).
Quanto agli eritemi parossistici (arrossamenti improvvisi e non duraturi), possono spesso preludere alla comparsa della rosacea ( alterazione dell’epidermide costituita da arrossamenti perenni, associati a papule o pustole). Pur curabile con gli stessi sistemi che si adoperano contro l’acne (vedi: www.studioperna.it/approfondimenti/acne), essa costringe a tanti sacrifici ed è causa di tanti dispiaceri: tutte cose evitabili con atteggiamenti accorti di prevenzione.