Esistono tre tipi di circolazione:
- la arteriosa;
- la venosa;
- la linfatica.
I vasi linfatici, che si trovano in tutto il corpo, servono al trasporto della linfa che, tra l’altro, è costituita da sostanze di rifiuto le quali, come tali, devono essere eliminate. La parete dei capillari linfatici è sottilissima e debolissima per cui è molto esposta alla possibilità di deteriorarsi. Ciò porta, negli arti inferiori (è qui che i danni si verificano più facilmente) alla formazione di accumuli di linfa nelle zone più basse, con aumenti di volume che spesso sono ineliminabili e si aggravano sempre di più. Nel tempo può prodursi la cosiddetta “elefantiasi”: le gambe sono “a colonna”, molli, spesso dolenti. La terapia deve essere la più tempestiva possibile, e avvalersi di armi sofisticate, come:
- la pressoterapia;
- il linfodrenaggio elettronico;
- il laser.
Tutte queste metodiche servono a scaricare l’arto inferiore dagli accumuli linfatici e a irrobustire la parete dei vasi non ancora lesionati.
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