Mastoplastica riduttiva

Mastoplastica riduttiva

L’intervento di mastoplastica riduttiva è, insieme alla rinoplastica, una delle operazioni di chirurgia estetica che non mira solo a migliorare l’aspetto del paziente ma cura piccoli/grandi disturbi dovuti a un’imperfezione costituzionale.

Spesso abbinata a tecniche di pessia (riposizionamento superiore della ghiandola mammaria e del complesso areola/capezzolo), la mastoplastica riduttiva si propone di ridurre le dimensioni del seno, di rimodellarlo e sollevarlo; un seno troppo grande e cadente, infatti, oltre ad essere inestetico può causare diversi disturbi:

  1. circolatori;
  2. linfatici;
  3. articolari;
  4. posturali;
  5. infiammatori.

Una donna con un seno troppo grande, quindi, presenterà:

  1. dolori alle mammelle;
  2. fastidio alle spalle, al collo e alla colonna vertebrale;
  3. vizi posturali;
  4. scoliosi;
  5. cellulite agli arti superiori.

Ma andiamo nello specifico: in cosa consiste l’intervento di mastoplastica riduttiva? Ne parla il dott. Perna, medico e chirurgo estetico.

Dott. Perna, come detto la mastoplastica riduttiva è un intervento estetico necessario a tutti i soggetti che presentano un seno eccessivamente voluminoso; nonostante ciò, spesso il paziente tende a sottovalutare il problema con conseguenze fisiche notevoli. In quale età è consigliabile intervenire per evitare problemi irrisolvibili e disturbi cronici?

La mastoplastica riduttiva è, forse, il più antico intervento di chirurgia estetica mammaria. Oggi vi sono molteplici tecniche per intervenire e i risultati sono assolutamente sicuri. Sottovalutare il problema di un seno molto voluminoso o patologicamente grande (gigantomastia) è del tutto insensato; è bene intervenire al più presto, anche prima dei 18 anni.

Quali sono le tecniche per intervenire?

Come detto, le tecniche sono molteplici e si differenziano in base al tracciato della cicatrice residua. Relativamente al soggetto interessato, si potrà intervenire con:

  1. tecnica periareolare (per seni giovani, tonici e non troppo voluminosi);
  2. tecnica verticale;
  3. tecnica a “L”;
  4. tecnica a “T invertita” (maggiormente utilizzata, in quanto più agevole e di più rapida esecuzione).

Le cicatrici residue saranno molto evidenti?

Dipende e dal soggetto e dal tipo d’intervento; in ogni caso, qualsiasi tecnica utilizzata produrrà cicatrici in zone nascoste dalla biancheria intima.

Dove avviene l’intervento?

In strutture ospedaliere, presupposto necessario per la buona riuscita dell’intervento.

Quanto dura l’operazione?

Varia da caso in caso, in base al difetto su cui intervenire.

Cosa aspettarsi dal post operatorio?

Dopo 24 ore di ricovero, il paziente dovrà osservare una settimana di convalescenza, durante la quale potrà muoversi liberamente, evitando, però, sforzi eccessivi. Successivamente, effettuati i dovuti controlli, si procederà con la rimozione delle suture.

Quando sarà possibile tornare a fare attività fisica?

Dopo un mese dall’intervento, o poco più.

E i risultati?

I risultati della mastoplastica riduttiva saranno gratificanti e, soprattutto, permanenti. Ovviamente il processo di invecchiamento dell’organo non potrà essere arrestato ma, grazie alla mastoplastica riduttiva, si ringiovanisce la mammella e si riprende ad invecchiare dalla nuova condizione conseguita.

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