Piedi gonfi, varici e cellulite in gravidanza

Piedi gonfi in gravidanza

Se sei incinta e vuoi alleviare i disturbi legati alla cattiva circolazione, scopri i rimedi ideali per vivere nove mesi al top.

Durante la gravidanza, il corpo della donna viene investito da una vera e propria tempesta ormonale e stravolgimenti anatomici che apportano cambiamenti significativi al suo aspetto. Alcuni di questi cambiamenti sono gradevoli, come la riduzione di acne e l’aumento di lucentezza e morbidezza dei capelli. Altri, invece, sono un po’ meno piacevoli, come nel caso delle varici, dei capillari e della cellulite, che possono diventare un problema funzionale ed estetico anche grave, sia durante i nove mesi, ma anche dopo il parto. Soprattutto negli ultimi tre mesi di gravidanza, molte donne soffrono di numerosi disturbi legati alla cattiva circolazione venosa e linfatica, situazione che sicuramente tende a peggiorare in estate, quando ci si mette anche il caldo a complicare le cose. Persino donne che normalmente non soffrono di cattiva circolazione, possono ritrovarsi alle prese con il problema del ristagno dei liquidi in gravidanza.

Perché la cattiva circolazione si accentua in gravidanza?

Durante la gravidanza e soprattutto nell’ultimo trimestre, il peso del pancione ostacola notevolmente il ritorno venoso e linfatico provocando un maggiore ristagno su cosce e glutei. In altre parole, l’utero, aumentando di volume, ostacola gli sbocchi interni addominali dei vasi venosi e linfatici, procurando l’insorgenza di vene varicose e capillari e l’aggravamento della malattia cellulitica. Inoltre le secrezioni ormonali, essendo in netto aumento, accentuano notevolmente la ritenzione dei liquidi nel tessuto adiposo, peggiorando la situazione. Insomma un vero disastro!

Cosa fare?

Per prima cosa, se non ci sono problemi di salute, fare regolare attività fisica e limitare il più possibile il consumo di sale, caffè, cibi in scatola, prodotti da forno (purtroppo la pizza rientra nei cibi da bandire) e insaccati. Via libera invece a frutta e verdura, soprattutto di stagione. Poi la parola d’ordine è drenare, drenare e drenare. Oggi più che mai la tecnologia e le sapienti terapie manuali ci consentono di rimettere in moto la circolazione sanguigna e linfatica, in modo quanto mai efficace e sicuro.

Quando agire?

Aspettare che i nove mesi di gravidanza si concludano significa far sì che si compia un danno di circolazione difficile da riparare in seguito: il consiglio è iniziare correndo ai ripari già dal quarto/quinto mese di gravidanza, quando il pancione inizia a spuntare, proprio per riattivare la circolazione sanguigna e linfatica, che inizia a “faticare” già dai primi mesi di gravidanza, anche in modo asintomatico.

Quali sono i trattamenti ideali in gravidanza?

Pressoterapia, cavitazione o linfodrenaggio elettronico, sono una perfetta arma di difesa perché riattivano la circolazione attraverso un’azione mirata che allevia il gonfiore, aiuta il corretto deflusso di liquidi in eccesso e rivitalizza i tessuti. Sono trattamenti semplici ed economici, che però prevengono in modo determinante il disagio del gonfiore e dalla pesantezza tipici della gestazione. Se tutte le donne li eseguissero, un buon 70% di loro arriverebbe al parto senza un filo di cellulite o comunque con problemi di gran lunga inferiori.

Li possono eseguire tutte le donne in gravidanza?

Quasi tutte, ma è indispensabile che siano praticati dopo un attento esame clinico, eseguito da un medico estetico, che escluda eventuali controindicazioni.

È vero che bisogna bere per smaltire i liquidi?

Questa è una leggenda metropolitana. Bere acqua fa bene perché depura l’organismo ed è opportuno bere sempre almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, a prescindere dalla gravidanza. Ma, poiché la cattiva circolazione è un problema di natura idraulica, ossia di liquidi che sono “intrappolati” nel corpo invadendo i tessuti, perché i tubi, ossia i vasi sanguigni e linfatici, sono dilatati, bere di più o troppo significa aggiungere altri liquidi da espellere a un sistema che è di per se in affanno. Peggiora solo la situazione.

Creme e cremine: facciamo chiarezza!

Bisogna bandire tutte quelle contenenti ormoni tiroidei e comunque essere consapevoli che tutti i cosmetici hanno ben poco effetto su un problema che coinvolge la pelle ben più in profondità. Sarebbe meglio risparmiare questa spesa in favore di trattamenti ben più efficaci.

Il post parto?

Non cambia niente. Drenare resta la priorità assoluta.

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